Caltabellotta Città Presepe 2007/08

 

  

Galleria  11  -  00

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Come ormai da quattordici anni, si rinnova a Caltabellotta la magia del Presepe Vivente.

Ecco che  le rupi si rivestono di piccole luci scintillanti, i fuochi sfavillano nella notte, la musica risuona nell'aria  e le porte di certe casupole addossate alla roccia si riaprono. Quest'anno a  rendere onore alla bellezza naturalistica e suggestiva del posto è stato il tema del  medioevo  sottolineando  la natura medievale del presepe  ideato e realizzato da San Francesco nel 1200,  in un'epoca di splendore per il nostro centro, protagonista un secolo più tardi della famosa Pace di Caltabellotta.  La musica, le ambientazioni, i costumi, le botteghe, il cibo, il teatro hanno assunto un'impronta medievale. Anche la nebbia, talvolta protagonista della scena, ha conferito  al posto quell'aura magica rendendo grottesche le figure illuminate dai fuochi, siano esse rupi o persone. Artisti di strada, cantastorie e giocolieri, hanno animato le stradine tortuose dal passaggio a volte impossibile. Le botteghe del Cerusico-Speziale, dello scultore, del conio, la tintoria, la cereria, la bottega dell'artigiano che intreccia canne e “giummare”,le botteghe del liutaio e dell'armaiolo, hanno riportato alla mente scene che fanno parte  di una vita tanto lontana nel tempo quanto  vicina ai sensi  poichè nei piccoli centri come Caltabellotta molti di questi mestieri sono ancora praticati.

Le parole di Dante, di San Francesco, Petrarca, Cecco Angiolieri, Boccaccio , hanno fluttuato nell'aria sommessa e pacata.  A recitare i testi sono stati attori di fama nazionale quali  Vanessa Gravina, Edoardo Siravo, Silvia Siravo, Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini, Giacomo Civiletti,  Giorgio Li Bassi, Alessandro Costagliola, Diana D'Angelo.  I versi di “Tanto gentile e tanto onesta pare...” in quel contesto hanno avuto il potere di sublimare lo spirito dell'ascoltatore riportandolo indietro nel tempo e dandogli la sensazione che  la melodia della poesia volgare sia stato veramente  il modo consueto e gentile di porsi all'altro inducendo per un'attimo se stessi a rivolgersi alla persona vicina con lo stesso sguardo, alla stessa maniera gentile. Ascoltando il quinto canto dell'inferno chiunque, sicuramente, avrà sentito  vicino a sé la persona amata riportando ai sensi certi ricordi ed innamoramenti così come è successo a Paolo e a Francesca quel giorno leggendo quel libro: Nel momento in cui l'animo è assorto nel bello, in un teatro così inconsueto, quasi improvvisato, le parole della letteratura studiate a scuola, talvolta a memoria e per imposizione, risuonano nuove acquistando il vero significato.    

La scena della grotta ha reso reale quella che è stata, nell'immaginario collettivo, la Notte Santa. Il sorriso o il sonno di quella bambina hanno sicuramente in un attimo reso banale e insignificante qualsiasi problema o pensiero che stesse turbando lo spettatore prima di entrare. Questo è stato il culmine del Presepe: la magia della vita, la serenità di un bambino, la sicurezza della famiglia.

I preparativi sono stati in questa edizione molto pesanti a causa delle cattive  condizioni atmosferiche, ma i ragazzi hanno lavorato e perseverato con molta grinta ed impegno ed alla fine le serate nebbiose si sono alternate alle serate serene, rendendo, in entrambe le circostanze, piacevole la permanenza ai visitatori.  La direzione artistica di Michele La Tona, e la regia di Antonio Raffaele Addamo hanno avuto la piena collaborazione del comitato Città Presepe costituito nell'edizione scorsa e di cui fanno parte Accursio e Vincenzo Castrogiovanni,  Vincenzo e Pietro Colletti, Giovanni Russo e  Roberto D'Alberto come  rappresentanti di alcune associazioni locali quali La Pro Loco, La Pace di Caltabellotta e i Cavalieri di Triocola, ormai coinvolte da diversi anni nell'organizzazione. Con loro hanno lavorato attivamente diversi soci delle citate associazioni come Salvatore e Leonardo Nicolosi, Enzo Mulè, Pasquale Zito  e in maniera significativa Pino Caruso e Giuseppe Arcario.

Il Presepe di quest'anno è stato realizzato con i fondi del progetto “ Palcoscenico Totale” che vedrà Caltabellotta, nei prossimi tre anni, protagonista in Sicilia di numerose altre iniziative  quali per esempio la Pasqua e la rievocazione storica, a fine agosto, della “Pace di Caltabellotta”. Sentiamo doveroso un sincero ringraziamento al sindaco On. Calogero Pumilia per l'impegno e la fiducia dimostrata e a tutta l'Amministrazione Comunale per la disponibilità, in particolare all'assessore alla cultura Lucia Castrogiovanni che in diverse occasioni  ha dato il suo apporto materiale. Un ringraziamento va inoltre alle Forze dell' Ordine  e a tutti i cittadini e figuranti che hanno collaborato.

Appuntamento quindi alla prossima iniziativa di cui sarete, come sempre, informati in tempo sul nostro sito.

Testo della Prof.ssa  Maria Castrogiovanni

 

 

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